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TASTE.IT

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Archivi della categoria: Da non perdere

Ai Marmi, Trastevere, Roma (obitorio)

07 mercoledì Nov 2012

Posted by Benny in Da non perdere, Lazio, Pizzerie, Roma

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Tag

al fresco, capricciosa, capricciosa Bismarck, filetto di baccalà, fiore di zucca, google, Margherita, marmi, marmo, obitorio, Piazza, romana, salsiccia, supplì, tavolini, Trastevere, uovo, viale Trastevere


Chiusura: mercoledì                                    Prezzo medio: 15-20 euro

Viale Di Trastevere n 53
00153 Roma
06.5800919
 

La pizzeria Ai marmi, nome che deriva dai tavolini col piano in marmo e affettuosamente ribattezzata dai romani “L’obitorio” per lo stesso motivo, è molto nota nel quartiere che la ospita, largamente frequentato da turisti e romani, e facilmente rintracciabile dalla lunga fila di persone che si va a creare di fronte le sue vetrine; si trova all’inizio di viale Trastevere e rimane sempre un caposaldo della pizza.
L’ambiente è informale e spartano, gli abili pizzaioli sfornano miriadi di pizze sui classici piattoni bianchi e i tavoli hanno tovaglie di carta.
Nel continuo caos del vociare della tipica pizzeria romana, le persone in fila che aspettano il proprio turno, i volteggi dei piatti tra le mani dei camerieri, sfrecciano fritti e antipasti sicuramente al di sopra della media delle pizzerie romane, ottimi il supplì, il filetto di baccalà e il fiore di zucca, un po’ meno buone le olive ascolane, decisamente surgelate.
Oltre alle classiche pizze, tutte basse e “scrocchiarelle” coi bordi bruciacchiati come da tradizione romana, abbiamo assaggiato una capricciosa con uovo alla Bismarck molto sfiziosa e un ottimo calzone ripieno.

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Il grande vantaggio che offre l’obitorio è che è aperto fino a tardi, ma fate attenzione perché se non prenotate dovrete aspettare un bel po’ in fila lì davanti soprattutto se siete tanti; ma ormai sembra quasi una trafila accettata di buon grado dai clienti, in particolar modo in estate quando, per ingannare l’attesa e nonostante la fila, si chiacchiera allegramente al fresco e a volte anche con i pizzaioli o i camerieri in pausa sigaretta (tutti alla mano e cordiali) godendo dello “struscio” serale trasteverino.

Dato che per noi è tra le pizzerie storiche romane la inseriamo negli imperdibili, un indirizzo sicuro se siete a corto di idee!

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Luperini, Montesacro, Roma

22 lunedì Ott 2012

Posted by Benny in Da non perdere, Lazio, Pasticceria e gelati, Roma

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Tag

bar, insalata di pollo, Luperini, montesacro, pan brioche, pasticceria, tramezzini, via val d'ossola


Chiusura: –                                              Prezzo: Dipende dal tipo di consumazione

Via Val D’Ossola 54
00141 Roma, Italia
 

Oggi desideriamo parlarvi della pasticceria Luperini in zona Montesacro nella quale almeno una volta al mese veniamo a pranzare di domenica. Ormai è una tappa fissa perché senza spendere una fortuna mangi dei tramezzini ottimi con pan brioche fatto in casa imbottito con ingredienti di qualità, prosegui con pasticcini buonissimi o con una fetta di torta setteveli, loro specialità, e concludi con un caffè davvero speciale.

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Ottimi anche le tartine e i cornetti salati farciti, ma i nostri preferiti restano il tramezzino all’insalata di pollo e le varianti più appetitose come il tramezzino al lardo di colonnata. Provate il classico al prosciutto cotto e formaggio appena scaldato e ve ne innamorerete!

Bellissimi da vedere e anche da mangiare i vecchi ferri del mestiere di cioccolato, che sembrano di vero ferro e ruggine..un po’ pesanti anche per il portafogli!

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Rimane il nostro bar preferito per il brunch domenicale, lo inseriamo quindi negli imperdibili!

Pescheria dei Consoli

31 venerdì Ago 2012

Posted by Benny in Da non perdere, Lazio, Pescherie, Roma

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Tag

crudi, gamberetti gobbetti, pesce crudo, pesce fresco, Pescheria dei Consoli, Roma, tuscolana, Viale dei Consoli


Di recente apertura questa pescheria in zona Tuscolana-Don Bosco.
L’idea è assolutamente vincente: una pescheria che vende i suoi prodotti ittici che ha ben pensato di allestire due minuscoli tavolini con sgabelli e inserire una piastra e una friggitrice. Non serve altro per cucinare del pesce freschissimo a costi veramente contenuti. I piatti e le stoviglie sono per lo più in plastica, l’acqua è in bottigliette come nelle pizzerie a taglio, il tutto ha un’impostazione volutamente spartana perché qui il protagonista deve essere uno soltanto:il pesce!

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Sempre presenti nel menù dei must come il misto cruditè con spigola con grana e pepe e gamberi rosa/gobetti e il battuto di gamberi con pepe che come tutti gli altri crudi vengono preparati al momento dal piacevole gestore mentre con simpatia e spontaneità ci racconta tutta la sua vita e ci conquista immediatamente, e la frittura di calamari e gamberetti, che esce fumante dalla piccola cucina dietro il bancone.
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20120909-174652.jpg20120909-174826.jpg20120909-174632.jpgOltre ai piatti soliti a volte è facile trovare piatti del giorno fuori menu, a seconda del pescato e della fantasia di chi è in cucina, scritti in bella mostra sulla lavagna all’esterno: noi abbiamo trovato una fantastica zuppa di crostacei con crostini, una frittura di gamberetti gobetti croccanti e dolci come caramelle che purtroppo non sempre si trova, cozze e fagioli con pecorino, paccheri, polpo e pecorino buoni e saporiti e delle meravigliose bruschette con ragù di pesce, un ottimo modo per non buttare via nulla!!
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Apprezziamo tantissimo i fuori menù che ci assicurano che il pesce è fresco e inoltre è “raccomandato” da Stefano, il titolare, che ci racconta come e quando si reca ad acquistare il pesce alle aste di Anzio, Gaeta e Terracina e con quale amore osserva e sceglie personalmente il pescato, perché, dice lui con semplicità, “un prodotto non buono non lo do ai miei clienti, sennò non ce vengono più!”

E chi può dargli torto! Noi ci abbiamo mandato parenti e amici, a volte ce lo portiamo anche a casa già cucinato o da cucinare! E non ce ne siamo accorti solo noi, anche gli altri clienti lo stanno a sentire divertiti e soddisfatti e alcuni di loro sono già degli habituè, nonostante i soli due tavolini e la recente apertura. In effetti quando sono andati in ferie, anche se meritate, ci è preso un colpo!

Ci sentiamo di fare un grandissimo in bocca al lupo a Stefano al suo staff che con coraggio hanno aperto una pescheria alternativa. Secondo noi faranno molta strada! Bravi!

Ah, dimenticavo di dirvi che non potete non farci un salto! Vi consigliamo magari di fare un aperitivo (non oltre le 21, mi raccomando!) con un bicchiere di vino e una frittura. Tornerete il giorno dopo a pranzo!

Entra quindi di diritto nella nostra personalissima sezione degli “imperdibili” perché prima o poi un salto alla Pescheria dei Consoli bisogna farlo!!

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La stozza, Ovindoli, Aquila

29 mercoledì Ago 2012

Posted by Benny in Abruzzo, Aquila, Da non perdere, Ovindoli, Ristoranti

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Tag

crostino petto d'oca, la Stozza, Ovindoli, Pao Pao, pappardelle funghi porcini, tartufo


Chiusura: martedì                                                      Prezzo: 30 euro

Via del Ceraso 3
67046 Ovindoli
0863705633

Dobbiamo confessarvi di avere un certo legame con questo posto.
Lo conosciamo da molti anni e lo abbiamo visto mutare da creperia a puro ristorante, ed e’ da allora che Osvaldo continua a deliziarci dalla sua cucina.
Si inizia con un imperdibile antipasto di bruschetta con scamorza, petto d’oca e tartufo grattugiato: pura gioia per il palato!

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Seguitiamo con gli altri intramontabili: pappardelle funghi porcini e tartufo, ravioli di zucca al sugo di noci e tagliolini alla paopao con tartufo e patate molto saporiti e da provare almeno una volta.
Quelle che preferiamo tra tutti i primi sono le pappardelle ai funghi porcini dallo splendido legame e profumo, il tartufo con i funghi avvolgono il palato.

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Tra i secondi ordiniamo un filetto avvolto in lardo di colonnata, filetto con funghi, una tagliata, tutti buonissimi, ma la sella e le costolette di agnello impanate meritano una menzione d’onore.
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Molto buoni anche i semifreddi e la catalana, ma la morbidezza e bontà della panna cotta ci sorprende ogni volta!
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Prendiamo anche una bottiglia di Marramiero Dante Montepulciano d’Abruzzo a soli 10 euro!
Il prezzo medio a persona è 30 euro quindi un ottimo rapporto qualità-prezzo!
Se siete di zona lo conoscete sicuramente, se non siete di qui vi consigliamo di farvi una passeggiata per assaggiare tutto!!

Gelatario, Tuscolana, Roma

14 giovedì Giu 2012

Posted by Benny in Da non perdere, Lazio, Pasticceria e gelati, Roma

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Tag

biscotto di Roma, cioccolato, cookie snack, gelataria, Gelatario, ghiaccioli artigianali, granita, kibana, liquirizia, mango, pistacchio, Roma, valrhona, via tuscolana


Chiusura: alcuni mesi invernali –           Prezzo medio: 2 euro
                in estate 10.00-24.00      
 
  
– Via Tuscolana, 325
– Centro Commerciale “Primavera”, Viale della Primavera, 194
– Via Scribonio Curione, 32
06 7834 6724
 
 

Meriterebbe una categoria a parte questa gelateria della quale non possiamo più fare a meno! Il Gelatario apre a Roma a maggio del 2010 e nell’arco di soli due anni è già un’istituzione. Il laboratorio a vista, nel quale vengono confezionate le torte-gelato e i biscotti artigianali, sazia la vista dei curiosi.

Il laboratorio a vista

E i gusti, tutti rigorosamente fatti con ingredienti biologici e prodotti di stagione spesso esposti sulle mensole alle spalle del bancone, sono tutti superlativi e naturalmente conservati in pozzetto.

Ci siamo innamorati di questa gelateria già dal primo assaggio, i nostri gusti preferiti sono pistacchio (rigorosamente di Bronte), gelataria (più buono della nutella), cioccolato Valrhona, Kibana (kiwi e banana), Mango, Fragola, Biscotto di Roma (crema con biscotti gentilini), Cioccolato Extranoir, Liquirizia.

Ma Gelatario vanta tantissime altre varietà di gusti che cambiano a rotazione in base alla stagione e alla creatività: ricotta stregata, pesca, limone, limone “sfusato” d’Amalfi, cocco, melone, ananas, lampone, fragola “favetta”, biscotto di Via Tuscolana, nocciola, fior di panna, stracciatella, crema, mascarpone, crema di mascarpone, zabaione, panettone, pandoro, colomba pasquale, anguria, gianduia, caffè, fico, ricotta e fichi caramellati, mirtillo, noce, malaga, mandorla, mandorle e amaretti, kiwi, ciliegia, strudel, zuppa inglese, arancia, pera, mela verde, mela, maron glacé, pesca, frutti di bosco, bufanilla, ananas, ananas al basilico, banana, cassata siciliana, lechada del Gelatario, frappa, castagnola, passito e tozzetti, yogurt, riso, anniversario (edizione speciale).

Mango, fragola e limone di Amalfi

Pistacchio e gelataria

E non è finita qui perché inoltre si possono gustare anche frappè, granite(Cedro di Calabria, Pesca, Frutti di Bosco, Ananas, Cocco, Caffè, Albicocca, Melone, Lampone, Thè Orientale, Mandorla), brioches siciliane(un po’ meno riuscite del resto perché le brioches sembrano purtroppo vecchie), latte e menta, semifreddi, torte, panettoni, pandori e colombe ripieni.

Abbiamo lasciato per ultimi i cremini, i croccanti, i ghiaccioli artigianali, ma soprattutto i biscotti tondi e rettangolari ripieni dei gusti che più vi piacciono perchè secondo noi sono il fiore all’occhiello di Gelatario. Vi ricordate il cookie snack dell’Algida? Quello ripieno di pistacchio è molto meglio!

E oltretutto i costi sono proporzionati, a differenza di molte gelaterie che dopo il successo oltre la testa montano anche i prezzi!

Vi consigliamo di provare almeno una volta il loro gelato perché non lo lascerete più, proprio come è successo a noi!!!

Gelatario su facebook

La tradizione, Cipro, Roma

24 giovedì Mag 2012

Posted by Benny in Alimentari, Da non perdere, Lazio, Roma

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Tag

30 anni, 400 formaggi, alimentari, facebook, google, La tradizione, Petto D'oca, roma lazio, salumi, umbri, Valentino Belli, via cipro


Chiusura:  orari negozio                                            Prezzo: 

Via Cipro 8/e
00136 Roma
Tel. 06 39720349
Fax. 06 39720349
www.latradizione.it
La tradizione on facebook

Esuliamo un po’ dal mondo dei ristoranti per segnalarvi questo storico alimentari che ha aperto più di 30 anni fa a Roma. Si trova in via Cipro e se siete amanti dei formaggi e dei salumi di qualità dovete assolutamente farci un salto una volta (si è guadagnato un posticino nella nostra categoria “Da non perdere“).

Oltre ad esporre più di 400 formaggi diversi, hanno prodotti particolari e introvabili, ma soprattutto frutto di una ricerca costante dei titolari di origine umbra.

Non potete mancare alle degustazioni che organizzano e ogni volta che entrerete troverete qualche formaggio particolare che vi faranno assaggiare! I salumi sono tutti realizzati da artigiani italiani o stranieri, è possibile trovare primi e secondi già preparati e non mancano vini e bollicine!

Noi ci siamo passati per un panino veloce al petto d’oca..una delizia che si scioglieva in bocca!

Taverna 58 – Corso Manthonè, Pescara

19 giovedì Gen 2012

Posted by Benny in Abruzzo, Da non perdere, Pescara, Ristoranti, Trattorie

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Tag

anatra muta, cantina, carne, corso manthonè, fellata, giovanni marrone, marcetto, menù degustazione, mortadella di campotosto, Pescara, prosciutto di torano, specialità abruzzesi, Taverna 58, ventricina vastese


Chiusura: Sabato a pranzo e la domenica         Prezzo medio: 30 Euro

Corso Gabriele Manthonè 46
65127 Pescara
085 690724
taverna58@virgilio.it

La Taverna 58 è nel centro di Pescara vecchia, una delle “imperdibili” a parer nostro…ci è rimasta davvero nel cuore. Nata nel 1980 come bar, si evolve in seguito in taverna caratteristica che sorge su dei resti medievali, deliziosamente arredata, con una cantina ben fornita e guidata da Giovanni Marrone da più di 25 anni.

Eravamo in 3, ci accolgono all’ingresso con grande cortesia e ci fanno sedere nella sala in un tavolo ampio e comodo.

Ci arriva immediatamente un bellissimo cestino di pane con olive fatto in casa e sfogliatine calde con olio di olive autoctone. Gli oli che ci portano assieme al pane sono il Valentini e il tandem di Ursini entrambi buonissimi, da estasi.

Subito dopo ci offrono un piccolo antipasto di fagioli con cime di rapa e patate. Molto carina l’accortezza del peperoncino infilato nel bastoncino da aggiungere solo se piace.

Antipastino di fagioli, cime di rapa e patate

Passiamo alle ordinazioni: ovviamente dopo le premesse la voglia di provare tutto era troppo forte perciò ordiniamo la “fellata abbruzzese“, un tagliere di leccornie che comprende (leggendo dal sito  poiché era impossibile ricordare tutto) del prosciutto di Torano abbinato al melone, ventricina di Vasto, coppa e salame teramano, formaggio da latte crudo di Rivisondoli, pecorino marcetto morbido da spalmare sul pane che era buonissimo e abbondante, patè di papera muta divino, due arrosticini caldi, crostini con salsiccia e pane bruscato, del burro da spalmare, dell’uva e una ciotolina di orzo tiepido.

Tutto superlativo, eravamo in 3 e lo abbiamo divorato, eravamo già quasi sazi, ma non potevamo non assaggiare il resto!

La fellata abbruzzese

La fellata abbruzzese

Tra i primi scegliamo il mezzo pacchero con ventresca che era veramente buono, saporito, sembrava quasi una carbonara senza pepe.

Mezzo pacchero con ventresca

Oltre il mezzo pacchero prendiamo anche una chitarrina ai funghi porcini e tartufo che viene grattato sopra al momento. Deliziosi davvero.

Chitarrina ai porcini e tartufo

Ordiniamo anche delle verdurine fritte e del galletto arrosto con patate. Tutto squisito.

Il conto finale è stato una piacevole sorpresa perché eravamo completamente satolli e soddisfatti e pensavamo di spendere una fortuna e invece abbiamo pagato circa 35 euro a testa. Un ottimo rapporto qualità-prezzo.

Andateci una volta, vale la pena provarlo!

www.taverna58.it

Acquolina – pizza a taglio – Ostiense, Roma

12 domenica Giu 2011

Posted by Benny in Da non perdere, Lazio, Pizza a taglio, Roma

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Tag

Acquolina, birre artigianali, cartoccio di calamari, frittura di calamari, pizza a taglio, pizza carbonara, pizza crema di zucca provola, via enrico fermi


Chiusura: Prezzo: 10 – 20 Euro

via Enrico Fermi 100
00146 Roma
06 5599801

Il bancone

Di Acquolina ci piace il fatto che è una pizzeria a taglio, ma non ci trovi solo pizza. La prima volta ci siamo andati perchè eravamo al vicinissimo Salone del Gusto di Gambero Rosso e avendone sentito parlare decidiamo di mangiare qualcosa (di più sostanzioso del piattino di pasta offertoci al salone).

I tipi di pizza sono davvero tanti e così particolari che è difficile scegliere! In tutto sono 50 tipi diversi che si alternano ogni settimana e si può trovare la carbonara, le ripiene, quelle particolari con ad esempio crema di noci o nduja oppure le più classiche.

Pic by google

Prendiamo prima di tutte la margherita per “capire” meglio l’impasto che ha una lievitazione di 48/72 ore e si sente subito che è morbida e croccante assieme; poi prendiamo della pizza ripiena di arrosto di tacchino e rughetta che era buona, croccante e leggera; un pezzo con crema di zucca e provola affumicata che ci convince per l’accostamento azzeccato che avvolge il palato; si sente del buon olioextravergine di oliva in quella con funghi porcini; più classico il pezzo mozzarella e prosciutto cotto, ma altrettanto gustoso.

Il nostro tagliere

Ma la cosa che ci sorprende più di tutte e che meriterebbe un post a parte è il cartoccio di calamari espresso che arriva fumante dopo pochissimi minuti. Bello a vedersi dentro il cartoccio “da passeggio” con lo spiedino per pescare la frittura con spicchio di limone, profumato e croccante. Una frittura perfetta e calamari freschissimi. Tutto ciò che di solito non ci si aspetta da una pizzeria a taglio. Ma avevamo già anticipato che non si tratta affatto di sola pizzeria a taglio!

C’è da dire che il fritto di calamari ci entusiasma tanto anche perché a pranzo eravamo stati al mare ed avevamo mangiato una frittura davvero deludente spacciata per fresca, mentre la panatura era molliccia e si staccava dal pesce e nel complesso ci è parsa surgelata.. a volte pur essendo a due passi dal mare non è scontato trovare piatti di pesce di qualità!

Il cartoccio espresso

La frittura

Ma non è finita qui, perchè nell’offerta ci sono anche primi piatti fatti al momento e secondi di carne! Il tutto accompagnato da una scelta di 50 birre artigianali diverse!

pic by facebook

Ci scusiamo per la scarsa qualità che hanno a volte le foto, ma non sempre abbiamo con noi la macchinetta digitale e ci arrangiamo con i telefonini!

Speriamo comunque di essere stati esaustivi e di aver fatto venire voglia di provare Acquolina anche a voi, soprattutto perché per noi è addirittura da non perdere!!!

www.acquolinaroma.it

Acquolina on facebook

Sushisen – Piramide – Roma

09 lunedì Mag 2011

Posted by Benny in Da non perdere, Etnici, Lazio, Roma

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Tag

barca, Capitale, giapponese, Lazio, nigiri, roll, Roma, sashimi, sushi, Sushisen, tempura


Chiusura: Lunedì Prezzo medio: 40 Euro

Via Giuseppe Giulietti, 21
00154 Roma
06 5756945

Conosciamo Sushisen già da tempo e ci torniamo sempre volentieri. Al locale si accede tramite delle scalette che scendono in un seminterrato ben illuminato e arredato in maniera semplice. Chiamiamo un giovedì sera verso le 9.30 per sapere se avevano un tavolo disponibile e ci dicono che si sarebbero liberati due posti al kaitenzushi, il famoso nastro che trasporta le varie pietanze a prezzi diversi a seconda del colore del piattino che le ospita.

Noi lo consigliamo vivamente se si ha voglia di provare cose diverse ma è sicuramente da evitare se si è in più di due perchè stando seduti in fila l’attenzione è completamente catturata dal nastro e questo non aiuta la conversazione. Bisogna comunque tenere d’occhio i prezzi e il numero dei piattini per non spendere un capitale!

Il nastro e i piattini

Non ci piace moltissimo il menù con le foto che è molto turistico, ma capiamo anche quanto possa essere d’aiuto per chi si accosta a questa cucina per la prima volta.

Questa volta avevamo voglia sia di carne che di pesce perciò abbiamo optato per la “barca dell’amore” che ci permette di assaggiare entrambe le cose.

Essendo seduti davanti al nastro oltre a poter guardare lo chef giapponese al lavoro nell’attesa della barca ci facciamo tentare da un paio di piattini invitanti che passano sotto i nostri occhi. Sushisen è famoso per questa particolare varietà di “Roll“, gli involtini di sushi appetitosi e colorati. Prendiamo dal nastro un piattino con 2 pezzi di Spider Roll,involtino di riso contenente granchio fritto, buonissimo sia inzuppato nella salsa di soya con wasabi che semplice. Il secondo piattino che prendiamo contiene sempre 2 pezzi di roll, questa volta un california flower con sesamo, anche questo molto saporito.

Il cuoco in azione

Dopo questi assaggi arrivano le nostre zuppe di miso comprese con la barca. Classiche, non esaltanti, ne abbiamo assaggiate di migliori, ma comunque piacevoli da sorseggiare e finite le zuppe arriva anche la nostra barca dell’amore bella e scenografica.

Zuppa di miso

Il cameriere, come sempre gentilissimo, ci suggerisce giustamente di mangiare prima il “caldo” per poi passare al freddo. La barca infatti è divisa in due: nella prima parte la carne di manzo scottata alla griglia con salsa teriyaki e sesamo, la tempura di gamberoni e verdure e i bocconcini di pollo fritto. Troviamo la carne di manzo deliziosa, i bocconcini di pollo buoni e croccanti, la tempura leggermente poco sapida, ma a questo si ovvia intingendola nella salsina calda a parte.

Barca dell’amore

Nella parte “fredda” invece troviamo un roll di granchio tagliato in 8 pezzi, dei nigiri di salmone e spigola, un assortimento di sashimi e una ciotolina di verdurine fresche altamente sgrassanti con cetrioli e pomodorini conditi con dell’aceto davvero piacevoli dopo il fritto. Era tutto molto buono e ben preparato, come sempre. Forse avremmo sostituito 4 degli 8 pezzi del roll con altri 4 diversi per variare.

Barca dell’amore

La barca insomma nel complesso non ci delude mai ma la prossima volta proveremo sicuramente la soba, gli spaghetti di grano saraceno e qualche altro roll particolare, visto anche che le volte scorse abbiamo assaggiato i roll piccanti, i roll con le fragole e il famoso bruco, tutti accostamenti innovativi e interessanti.

E’ utile seguire la pagina facebook del ristorante nella quale spesso vengono inserite le foto delle novità e le sperimentazioni.

A questo punto ancora non completamente sazi (siamo un caso patologico, e lo sappiamo) ci lasciamo nuovamente tentare da un ulteriore piattino del nastro: non sappiamo il nome di questa meraviglia, noi lo abbiamo chiamato tramezzino di zucchine fritte ripiene di spigola e seppia. Ci ha davvero sorpresi la bontà di questo ultimo boccone.

Tramezzino di zucchine fritte ripiene di spigola e seppia

A questo punto eravamo davvero satolli e abbiamo rinunciato con un poco di tristezza ai dolci e al sakè che invece siamo soliti ordinare.

Insomma possiamo dire che Sushisen è davvero uno dei ristoranti giapponesi che teniamo sempre in considerazione, torneremo sicuramente presto!

www.sushisen.it

Sushisen on facebook

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Bacco e Cerere – Saturnia, Manciano – Grosseto

07 giovedì Apr 2011

Posted by Benny in Da non perdere, Grosseto, Ristoranti, Toscana

≈ 2 commenti

Tag

Bacco e cerere, Grosseto, Manciano, recensioni, Saturnia, Toscana


Chiusura: Martedì                                   Prezzo medio: 40 Euro

Via Mazzini, 4
58014 Manciano Grosseto
0564 601235

Inauguriamo il blog con la nostra prima recensione su questo carinissimo ristorante che abbiamo provato a fine marzo 2011.

Pane fatto in casa

Ci troviamo a Manciano, in provincia di Grosseto, nell’incantevole Saturnia. Il ristorante Bacco e Cerere, aperto dal 1992, affaccia sulla piazzetta principale ed è un locale su due piani di padre e figlio che rispettivamente gestiscono l’enoteca sottostante che serve piatti freddi, formaggi e salumi e il ristorante al piano di sopra. Accediamo a quest’ultimo dalle scalette esterne. Il locale è piccolo, ma accogliente con una graziosa terrazza esterna coperta da gazebo.

Nel menù troviamo alcune notevoli proposte al bicchiere: prendiamo un Contadi Castaldi Zero.

Come entrée ci viene offerto un piccolo assaggio di vellutata di ceci con dadolata di pane e guanciale croccanti davvero delizioso.

Vellutata di ceci

Assieme al vino ci portano un cestino con piccoli panini caldi fatti in casa alla cipolla e al rosmarino, pane locale a doppia lievitazione e pane con spinaci e pomodoro fatto appositamente in occasione del 150° anniversario dell’unità di Italia.

Tra gli antipasti scegliamo un cacio alla buttera e una spuma di patate con tempura di carciofi e coratella di agnello. Quest’ultima indescrivibilmente buona, la prima con un’ottima commistione di sapori tra il pomodoro e il pecorino fresco. Forse un po’ abbondante per essere un antipasto, ma un’ottima scusa per finire tutto il pane!

Cacio alla buttera

Spuma di patate con tempura di carciofi e coratella di agnello

Tra i primi assaggiamo le pappardelle al cinghiale in bianco e i tagliolini al ragù di quaglia e tartufo in bianchetto fatte entrambe di pasta fatta in casa. Tra i due abbiamo preferito i tagliolini, ma solo per una questione di gusto personale perchè entrambi i piatti erano da applauso.

Il pranzo è stato piacevole e cordiale soprattutto grazie alla simpatia del proprietario Filippo Piccini e di Omero e ai piatti unici dello chef Valerio. Un’esperienza da ripetere sicuramente!

Pappardelle al cinghiale in bianco

Tagliolini al ragù di quaglia

Bacco e Cerere on facebook

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